Qui ed ora

In questo blog, così come sui vari social network, non ho mai approfondito una parte essenziale della mia vita. Forse perché sono gli unici posti in cui mi sento davvero libera di essere me stessa e di esprimermi nel modo più sciolto possibile, senza filtri né limiti con i quali combatto da quasi tutta la vita. Forse perché qui è più facile comunicare e accantonare l’evidenza di una realtà immutabile, purtroppo. Forse semplicemente perché, al di là di ogni cosa, per me non esistono categorie: in fondo, siamo tutti delle persone, ognuna con la propria storia e la propria vita.
Non mi sono mai nascosta. Ho sempre sostenuto di avere un pessimo carattere: sono complicata, pessimista, testarda, vigliacca, in continuo conflitto con me stessa. Non troverei pace nemmeno nel paradiso terrestre: scoverei anche lì qualcosa che non mi va a genio. E devo ammettere che questo carattere non mi aiuta per niente. Non mi ha mai aiutato. Anzi, peggiora una situazione già di per sé delicata.
Ma nonostante questo, convivere con una disabilità non è facile. Non è facile dover chiedere aiuto perché i miei muscoli non rispondono adeguatamente agli stimoli del cervello; non è facile non potermela sbrigare da sola o non essere in grado di bere da un bicchiere senza manico o senza cannuccia; non è facile avere un tono di voce diverso e poco comprensibile; non è facile dover sempre dimostrare di essere dotata di un quoziente intellettivo nella norma, soprattutto a chi mi vede per la prima volta; non è facile combattere ogni giorno anche per le piccole cose; non è facile coltivare un qualsiasi tipo di legame, perché, per quanto sia abituata alla solitudine e il mondo sia pieno di persone meravigliose, la sensazione di essere un peso è sempre lì, in agguato, pronta a farmi diffidare di tutti.
E non è stato facile – non lo è tuttora – saltare alcune tappe della vita, quelle che arrivano così, spontaneamente, e che per me non ci sono mai state, un po’ per l’inevitabile conseguenza di avere meno occasioni o di essere proprio impossibilitata ad affrontarle, un po’, come ho già ribadito, per il mio carattere.
Mi sorprendo quando vedo gente che non si accorge della propria fortuna. Perché si è abituati a dare tutto per scontato, come se nulla fosse importante, mentre in realtà è proprio il contrario. Io stessa mi ritengo fortunata per molti aspetti e spesso cado in questo cliché tipico dell’essere umano: non rendersi conto di ciò che si ha e pensarci soltanto nel momento in cui lo si perde. Esattamente come lo scorrere del tempo, che non tornerà mai indietro.
Sembra una riflessione banale, eppure, nonostante non passi giorno in cui la stanchezza, lo sconforto e la frustrazione prendano il sopravvento, è questa una delle motivazioni principali della mia esistenza, oltre alla curiosità e all’immaginazione: né ieri né domani, soltanto oggi. Qui ed ora.
Perché la vita sarà anche ingiusta e spietata, ma ha un dono che niente e nessuno potrà mai regalare: le emozioni e gli attimi di un presente concreto ed imprevedibile.

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Sfumature

Luoghi comuni,
solito cliché,
inutili apparenze
e formalità
che a volte
nascondono
le realtà
più crude.
La vita
è difficile
per tutti,
così dicono.
La vita,
un immenso mondo
di sfumature,
alcune meravigliose,
altre meno,
altre ancora
più spietate che mai,
quelle senza via d’uscita,
quelle condizionate
dall’irrisolvibile.
Eppure molto spesso
sono le percezioni
a guidare gli attimi,
a scandire i ritmi
del cuore e
del tempo di ognuno,
a far sì che la paura
trionfi e spegni
qualsiasi desiderio,
il minimo entusiasmo:
chi soffre e non si accorge
della propria fortuna
o del proprio benessere;
chi non si accontenta mai;
chi è stanco di lottare;
chi ogni giorno
trova lo splendore
persino nell’assoluta oscurità.
Sfumature.
Infinite ed inimmaginabili,
sfumature.

Laura Berardi, 7 luglio 2022

Nodi

Nodi fitti,
intrecciati,
tanto stretti
da diventare
ben presto
un tutt’uno,
una corda
dai fili invisibili,
impossibili
da sciogliere.
Una corda
che non smette più
di aggrovigliarsi
su se stessa,
occupando
piccoli angoli
e facendosi largo
tra gli infiniti spazi,
tra gli anfratti nascosti
di ciascun’entità.
Una corda
sempre più densa
di fili che nascono
e muoiono così,
lasciando soltanto
minuscole tracce,
ché ogni filo
è un mare immenso
di brevi e intensi attimi,
di emozioni
uniche e irripetibili,
di vita.

Laura Berardi, 7 novembre 2021

Contrasti

Guerra e pace,
inferno e paradiso,
oscurità e lucentezza,
gioia e dolore,
minaccia e rispetto,
odio e amore.
Contrasti inossidabili
che vanno,
vengono
e vagano così,
troppe volte privi
di una precisa
destinazione.
Contrasti inevitabili
che a volte creano
e rendono meraviglioso
ciascun particolare,
altre distruggono
tutte le aspettative
e annientano
anche l’elemento
più certo e assodato,
altre ancora suscitano
una brutale o inconsapevole
indifferenza.
Contrasti densi
di sensazioni
che nutrono gli attimi
di ogni vita,
l’unica entità
che viaggia sola,
attraversando
sentieri sconosciuti.
L’unica realtà
senza eguali
né opposti.

Laura Berardi, 16 luglio 2021

Tenebre

Giorni di tenebre
che arrivano così,
imprevisti
e inaspettati,
quando anche
la peggior tempesta
dà spazio
ad un sole meraviglioso,
il più splendente,
il più luminoso,
il più brillante.
E giungono
senza un perché,
lasciando riaffiorare
ricordi devastanti,
lasciando vivere
un’angoscia
che si insinua
ovunque
e scavando
ininterrottamente
fino alla parte
più profonda,
fino al frammento
più minuto.
Fino a raggiungere
la totale negatività,
la stessa in grado
di portare via con sé
ciascun pensiero
avvolto nell’oscurità,
la stessa che
è sempre pronta
a restituire
un’audace tranquillità
o un semplice sorriso
.

Laura Berardi, 1 giugno 2021

Mai identiche

Anime vive,
ricordi terribili
o meravigliosi
che restano
nella mente
e nel corpo,
scavando ininterrottamente
tra i nostri sogni
e i nostri incubi,
nutrendoci
di dolori intollerabili
o di immense gioie,
attraversando
un mondo infinito
di istanti indimenticabili,
di sentimenti contrastanti
e di infinite emozioni
che nascono e muoiono
in ogni attimo di vita.
Sensazioni
che viaggiano
verso mete
sconosciute,
senza limiti
o confini.
Sensazioni
sempre diverse,
sempre nuove,
sempre uniche.
E mai identiche,
giorno per giorno,
fino al nostro
ultimo respiro.

Laura Berardi, 22 aprile 2021

Il nostro tempo

Secondi fulminei,
minuti che si fermano
come istantanee,
ore che ben presto
si trasformano
in giorni infernali
o paradisiaci,
mesi che trascorrono
ininterrottamente,
senza tregua,
tra attimi dolorosi
e sereni,
fino a diventare
anni che corrono
attraverso percorsi
indefiniti,
decenni che passano
per un sentiero unico,
più insidioso per alcuni,
meno accidentato per altri.
Il nostro tempo,
la nostra vita
.

Laura Berardi, 11 aprile 2021

Buon 2021!

Finalmente se n’è andato e non ritornerà mai più. Tutti aspettavamo questo giorno da mesi, anche i più scettici. Perché il 2020 è stato un anno che sicuramente non dimenticheremo mai. Un anno in cui un semplice organismo ha distrutto migliaia di vite. Un anno che ci ha fatto vivere nel buio e nella preoccupazione, oltre il fatto che nulla è scontato. Nemmeno un semplice bacio o un abbraccio stretto. E mai come quest’anno è emersa la personalità di ognuno di noi. C’è chi ha mostrato la parte peggiore di sé, chi ha imparato ad apprezzare le piccole cose, chi è rimasto sempre sé stesso nonostante tutte le vicissitudini di questo periodo particolare, chi ha fatto e ancora oggi sta facendo il maggior sforzo possibile per salvare i pazienti colpiti gravemente dal Coronavirus o da altre patologie.
Eppure c’è sempre qualcosa che ci unisce, anche quando sembra impossibile: la voglia di vivere. Sì, perché in realtà questo desiderio apparentemente banale è sempre lì, presente nei nostri cuori, a cercare di lottare fino all’ultimo sangue contro le molteplici difficoltà e di annientare il buio, illuminandolo di piccole emozioni. E malgrado spesso pensiamo che tutto è contro di noi e che non c’è più niente che possa asciugare le nostre lacrime, quella voglia resiste, anche se ridotta in brandelli, e a volte riesce a tirarci su, a farci capire che anche un giorno difficile può diventare meraviglioso. Un sorriso di un amico, uno sguardo di chi amiamo o semplicemente la forza insita in noi che non molla mai, anche nei momenti più dolorosi. E l’inizio di un anno nuovo può essere davvero un punto da cui ripartire, una lenta rinascita da un periodo che ci ha insegnato quanto anche un millesimo di secondo possa essere prezioso. Perché la vita è così, imprevedibile come non mai.

Buon 2021!

Compleanno

In quest’anno particolare e parlando più in generale della mia condizione di vita, non ho mai avuto una gran simpatia per il giorno del mio compleanno, soprattutto perché mi ricorda che gli anni passano velocemente e non mi sembra mai di andare avanti. Certamente la colpa è mia. Forse non ho abbastanza coraggio per affrontare gli ostacoli che la vita mi mette davanti ogni giorno o forse perché a volte prevale la stanchezza di lottare contro ogni barriera. E molto probabilmente è più facile non affrontare le cose che combattere con la paura di sbattere contro un muro invalicabile. Lo stesso muro che mi ha accompagnato per tutti questi anni e che io non ho mai avuto la forza di scavalcare. Forse non sarò mai in grado di farlo, ma scorgo ancora un piccolo spiraglio di luce che mi aiuta a vivere giorno per giorno, secondo per secondo. E soltanto così riesco a dare un senso alla mia vita, coltivando le mie passioni e avendo fiducia nelle poche persone che davvero mi vogliono bene. Leggere i libri, scrivere quello che è realmente dentro di me attraverso i versi di una poesia o le parole di un romanzo. Sembrano banalità, ma sono proprio queste passioni a rendermi viva e a farmi vedere quel piccolo bagliore di luce che mi spinge ad andare avanti, nonostante tutto. Nonostante le difficoltà evidenti, nonostante i pregiudizi, nonostante la totale mancanza di esperienze quotidiane che aiutano a crescere e diventare adulti. Si potrebbe dare tutta la colpa al problema che mi accompagna da quando ero piccola, ma in realtà non è così. Almeno, non lo è in gran parte. È vero, la vita può essere spietata e ingiusta, ma non bisogna mai abbandonarsi al dolore. Quel dolore ci sarà sempre nel corso della mia esistenza, nessuno può negare il contrario. È difficile non provare frustrazione, perché la consapevolezza di avere dei limiti in più rispetto agli altri può essere logorante, può essere capace di farmi precipitare in un pozzo senza fine. E a volte ce l’ha fatta davvero, ma poi il mio istinto di sopravvivenza riesce sempre a cavarsela in qualche modo. L’amore per i miei nipotini, l’infinito sostegno di mia madre, il desiderio di scoprire cose nuove e di affidare totalmente la mia mente curiosa all’immaginazione.
E anche se non potrò mai fare alcune cose che per gli altri sono scontate, voglio vivere questo giorno, assaporandone ogni minuto e ogni attimo e non dimenticando che la vita è un puzzle dotato di migliaia di frammenti. Alcuni possono essere dolorosi e densi di sofferenza, altri più belli, altri semplicemente meravigliosi. E sono proprio quei momenti meravigliosi a scavalcare il muro invalicabile, perché, malgrado già sappia che anche in futuro saranno pochissimi, voglio godermeli fino in fondo.

Lentamente

Lentamente
la speranza
muore
disidratata
e annientata
dalle atroci malvagità
e dall’immenso
menefreghismo
che sovrasta
questo mondo,
come un velo
di puro egoismo
che devasta
e colora il cielo
di nero,
rendendo buio
ogni elemento,
anche il più luminoso.
Quel velo che
diventa sempre più
ingombrante,
fino a coprire
l’ultimo raggio
di sole.
E soltanto guardando
quello spicchio
splendente rimpicciolirsi
e scomparire nel nulla,
molti umani,
ormai avvolti
nelle tenebre,
si accorgeranno
di quanto
quella luce
fosse essenziale,
come acqua
per un fiore appassito,
e di quanto tempo
hanno sprecato
lamentandosi
di banali futilità,
e forse
saranno consapevoli
della preziosità
di ogni attimo,
di ogni istante,
di una vita intera.

Laura Berardi, 20 agosto 2020