Infinito, Piero Angela

Piero Angela se n’è andato: una notizia che non avrei mai voluto leggere. Una notizia che mi spezza il cuore, ma allo stesso tempo paradossalmente lo conforta.
Sì, perché Piero Angela non morirà mai. E nemmeno la sua voglia di conoscenza. Né tantomeno la sua immensa capacità di trasmetterla agli altri. Resterà per sempre in chi ha avuto la fortuna di guardare le sue trasmissioni – da piccola, quando c’erano ancora le vecchie VHS, ricordo che d’estate ogni giovedì registravo una nuova puntata di Superquark per non perdere nemmeno un servizio – e di avvicinarsi ad ogni genere di cultura: scienza, letteratura, arte, archeologia, geologia, biologia, fisica, storia e molte altre, anche grazie al lavoro del figlio Alberto.
Nella lettera pubblicata poche ore fa dalla pagina Facebook di SuperquarkRai (che potete trovare qui), Piero Angela scrive di non poter più essere con noi dopo settant’anni insieme perché “anche la natura ha i suoi ritmi”, ringraziando tutti coloro che hanno collaborato con lui e concludendo così:

[…] Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio […]

Noi ci proveremo, ma mai nessuno sarà in grado di farlo come Lei. La ringraziamo per averci regalato la curiosità della scoperta e averci insegnato l’importanza fondamentale della divulgazione. E in qualche modo lo continuerà a fare per sempre.

Buon viaggio, maestro.

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