Sfumature

Luoghi comuni,
solito cliché,
inutili apparenze
e formalità
che a volte
nascondono
le realtà
più crude.
La vita
è difficile
per tutti,
così dicono.
La vita,
un immenso mondo
di sfumature,
alcune meravigliose,
altre meno,
altre ancora
più spietate che mai,
quelle senza via d’uscita,
quelle condizionate
dall’irrisolvibile.
Eppure molto spesso
sono le percezioni
a guidare gli attimi,
a scandire i ritmi
del cuore e
del tempo di ognuno,
a far sì che la paura
trionfi e spegni
qualsiasi desiderio,
il minimo entusiasmo:
chi soffre e non si accorge
della propria fortuna
o del proprio benessere;
chi non si accontenta mai;
chi è stanco di lottare;
chi ogni giorno
trova lo splendore
persino nell’assoluta oscurità.
Sfumature.
Infinite ed inimmaginabili,
sfumature.

Laura Berardi, 7 luglio 2022

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Stelle

Buio,
silenzio,
sofferenze
indelebili
e indistruttibili
che quasi uccidono.
Ma d’improvviso,
eccoli lì.
Sprazzi di luce
che penetrano
nell’oscurità
dalle piccole aperture
di una persiana imperfetta,
dalla minuscola crepa
di un muro,
da una finestra
semiaperta,
donando uno spiraglio
colmo di bei ricordi,
di delicate sinfonie,
di pensieri
che lentamente
si colorano
di sfumature
più vivaci.
Sprazzi
che cercano
di restituire
la forza
di andare avanti,
di lottare,
di combattere
contro ogni angoscia,
nonostante
l’opprimente malinconia,
nonostante tutti i dolori,
e di lasciarci
cullare
dall’autentico splendore
di una stella
che brilla
per ognuno di noi.

Laura Berardi, 26 aprile 2021

Lo “Splendore” della Mazzantini

…e davvero vorrei sapere cos’è la natura, quell’insieme di alberi e stelle, di sussulti terrestri, di limpide acque, quel genio che ti abita, che ti porta a fronteggiare a mani nude le tue stesse mani e tutte le forze del mondo.

In molti hanno recensito questo libro, ora vorrei espormi anche io. Emozionante: una parola per descriverlo in tutta la sua essenza, in tutto il suo contenuto.

La difficoltà di essere noi stessi a volte ci costringe a nascondere la nostra identità, a celarci dietro una realtà apparente, finta. Lo sanno bene i protagonisti dell’ultimo romanzo di Margaret Mazzantini, “Splendore”: Guido e Costantino vivono la loro vita in un vortice di bugie, menzogne, la paura di lasciarsi andare è infinita. Eppure ogni volta che si incontrano non possono fare a meno di loro stessi, di una passione che va oltre tutto, oltre l’immensità. Per citare Venditti, il loro amore non finisce, fa dei giri immensi e poi ritorna sempre lì. I loro esseri si cercano, i loro pensieri si incontrano, ma le difficoltà aumentano in questa passione infinita.

Il viaggio che intraprende la Mazzantini è tortuoso, sospeso tra vari mondi, tra città diverse, in un universo che non conosce pietà, vittima della stupidità dell’uomo. Il romanzo trasmette al lettore crudezza e speranza, dolcezza e atrocità: non è una contraddizione, è la vita. Lo stile dell’autrice può risultare ampolloso per alcuni, ma io lo adoro proprio per l’impatto, per la realtà che traspare. Un romanzo particolare, a tratti commovente, molto realistico, veritiero, lo consiglio con il cuore, anche a chi non gradisce questo tipo di narrativa. Naturalmente ho letto anche critiche negative, sono legittime e costruttive. Eppure a me ha lasciato qualcosa d’indefinito, una sorta di malinconia benevola, piacevole, la consapevolezza assoluta che qualsiasi amore si provi, per chi lo vive sarà sempre uno splendore.