Fin da piccola ho sempre commesso l’errore di pretendere troppo dagli altri. Nella mia mente c’era la convinzione che se mi comportavo bene con un’altra persona, ricevevo lo stesso trattamento dall’altra parte. Non mi rendevo conto che ognuno ha il proprio carattere, il proprio modo di fare, le proprie convinzioni. Poi, all’ennesima delusione, ho capito che non si può pretendere nulla, che ogni rapporto è unico.
Le persone sono tutte diverse, magari io do un’importanza ai miei gesti, gli altri no. O viceversa. Io sono il tipo che quando vuole bene dà tutto, senza ragionare, perché ogni azione deriva dall’amore per l’altra persona. E lo faccio con il cuore, perché è quello che mi sento di fare. Il problema non è tanto quando non sono ricambiata con altrettanto affetto, perché io non rinfaccio mai i miei gesti. Me la prendo con me stessa quando do tanto a chi non lo merita, a chi mi tratta con sufficienza perché pensa che io ci sarò sempre. Lì mi sento presa in giro, ma, come già detto, mi arrabbio solo con me: come ho potuto dare così tanto a delle persone che non mi hanno mai considerato?
Eppure io non mi pento di quello che ho fatto, proprio perché ho agito col cuore. Se gli altri non lo hanno capito, peggio per loro. Io sono orgogliosa di me stessa, delle mie scelte. Di certo, d’ora in poi sarò molto più cauta, più ragionevole e meno impulsiva, ma sicuramente non pretenderò mai più nulla dagli altri.
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