Imprigionata
in un corpo
e in una mente
che non
mi appartengono,
che detesto
con tutta me stessa,
che tremano al confronto
con gli altri,
così belli,
così normali,
così appagati,
non cambia mai nulla,
giornate intere trascorse
cercando di lottare contro
la costante sofferenza
che mi tortura
ogni minuto,
ogni secondo,
e il senso
di inutilità
che mi soffoca,
mi opprime
con tutta la forza possibile,
spegnendo pian piano
la luce di speranza
insita
nel mio fragile animo.
Laura Berardi, 18 febbraio 2020