Un gradino alla volta

Consapevolezza: una parola che nell’ultimo periodo mi ha accompagnata molto. Sì, perché mi sono accorta di valere molto più di quanto credessi. E più il tempo trascorre, più me ne rendo conto.
Gli errori insegnano. L’esperienza insegna. E ho imparato ad apprezzarmi maggiormente, sia fisicamente sia umanamente. A non dare retta alla povertà d’animo e alla superficialità dilaganti. Ad ascoltare i miei desideri, a non farmi travolgere dalla negatività e dall’egoismo degli altri. A non stare male o a farmi venire i sensi di colpa per il nulla. Sto imparando a vivere, costruendo pian piano il cammino della mia vita sotto tutti i profili.
Un passo alla volta. Un gradino alla volta.
Soprattutto in questo momento speciale per me.
Soprattutto nel giorno del mio compleanno.

Tanti auguri a me! 😊

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Esplosioni di vita

Lacrime inevitabili.
La paura di non farcela,
incombente
secondo dopo secondo.
Il costante terrore
di perdersi e perdere
tutto.
Colpi rumorosi
e tremanti
si abbattono
ovunque,
tra cielo e terra,
lasciando
impronte
di distruzione,
di disperazione,
di fuga
verso le uniche
vere esplosioni.
Esplosioni di vita,
quelle dritte al cuore,
quelle dense di purezza,
di gioia e affetto,
di abbracci sinceri.
In cammino verso
dolci sorrisi
che splendono
di umanità e libertà,
verso la pace
e la fratellanza,
ché ogni gesto
di violenza,
ogni attacco
di potere,
ogni conflitto,
ogni guerra
non hanno
senso di esistere.
E non lo avranno mai,
per nulla
al mondo
.

Laura Berardi, 27 febbraio 2022

Immagini dal web

Tenebre

Giorni di tenebre
che arrivano così,
imprevisti
e inaspettati,
quando anche
la peggior tempesta
dà spazio
ad un sole meraviglioso,
il più splendente,
il più luminoso,
il più brillante.
E giungono
senza un perché,
lasciando riaffiorare
ricordi devastanti,
lasciando vivere
un’angoscia
che si insinua
ovunque
e scavando
ininterrottamente
fino alla parte
più profonda,
fino al frammento
più minuto.
Fino a raggiungere
la totale negatività,
la stessa in grado
di portare via con sé
ciascun pensiero
avvolto nell’oscurità,
la stessa che
è sempre pronta
a restituire
un’audace tranquillità
o un semplice sorriso
.

Laura Berardi, 1 giugno 2021

Buon 2021!

Finalmente se n’è andato e non ritornerà mai più. Tutti aspettavamo questo giorno da mesi, anche i più scettici. Perché il 2020 è stato un anno che sicuramente non dimenticheremo mai. Un anno in cui un semplice organismo ha distrutto migliaia di vite. Un anno che ci ha fatto vivere nel buio e nella preoccupazione, oltre il fatto che nulla è scontato. Nemmeno un semplice bacio o un abbraccio stretto. E mai come quest’anno è emersa la personalità di ognuno di noi. C’è chi ha mostrato la parte peggiore di sé, chi ha imparato ad apprezzare le piccole cose, chi è rimasto sempre sé stesso nonostante tutte le vicissitudini di questo periodo particolare, chi ha fatto e ancora oggi sta facendo il maggior sforzo possibile per salvare i pazienti colpiti gravemente dal Coronavirus o da altre patologie.
Eppure c’è sempre qualcosa che ci unisce, anche quando sembra impossibile: la voglia di vivere. Sì, perché in realtà questo desiderio apparentemente banale è sempre lì, presente nei nostri cuori, a cercare di lottare fino all’ultimo sangue contro le molteplici difficoltà e di annientare il buio, illuminandolo di piccole emozioni. E malgrado spesso pensiamo che tutto è contro di noi e che non c’è più niente che possa asciugare le nostre lacrime, quella voglia resiste, anche se ridotta in brandelli, e a volte riesce a tirarci su, a farci capire che anche un giorno difficile può diventare meraviglioso. Un sorriso di un amico, uno sguardo di chi amiamo o semplicemente la forza insita in noi che non molla mai, anche nei momenti più dolorosi. E l’inizio di un anno nuovo può essere davvero un punto da cui ripartire, una lenta rinascita da un periodo che ci ha insegnato quanto anche un millesimo di secondo possa essere prezioso. Perché la vita è così, imprevedibile come non mai.

Buon 2021!

Statua

Acqua stagnante
che soffoca
ogni sorriso,
immobile
come una statua
scolpita
meravigliosamente
fino all’ultimo centimetro,
ma impossibilitata
a muoversi,
a prendere
iniziative,
a realizzare
lentamente
i propri sogni.
E resta lì,
ferma e
silenziosa,
ad osservare
il cammino
degli altri,
mentre
un lancinante dolore
le logora
ogni angolo,
divorato
dall’inevitabile
consapevolezza
di una forza inesistente,
di un coraggio smarrito,
di una volontà
che non sarà
mai abbastanza
grande,
anche
per soddisfare
un piccolo desiderio.

Laura Berardi, 21 ottobre 2020

Estate

‪Cielo sereno‬
‪o nero di nubi,‬
‪pelle nutrita‬
‪dai raggi‬
‪di un sole‬
‪caldissimo,‬
‪capace‬
‪di inondare‬
‪alcuni‬
‪di sorrisi pieni
di vita,
‪di spensieratezza
totale‬
‪e di immensa
speranza,‬
‪altri‬
‪di malinconia,‬
‪di un cumulo‬
‪di tristezza‬
‪che cresce‬
‪sempre di più,‬
‪che invade‬
‪corpi‬
‪già deboli,‬
‪ma rinvigoriti‬
‪soltanto‬
‪dal pungente‬
‪freddo‬
‪e dalle infinite
cripte segrete
delle gioie altrui,
celate
‪dietro le mura
di un lungo‬
‪inverno.

Laura Berardi, 12 luglio 2020

Maschere

Variegate
‪maschere‬
‪celano‬
‪splendidi‬
‪sorrisi,‬
‪sguardi appagati,‬
volti ‪tristi‬
‪o stanchi,‬
‪ma rivelano‬
‪le stelle‬
‪più splendenti,‬
‪le luci‬
‪più abbaglianti,
che rendono
trasparenti
anime pure,
autentiche,
vere
come l’acqua fredda
di un fiume
che scorre
imperterrito.
‪Gli occhi,‬
‪il riflesso‬
‪di una profonda‬
‪intimità,‬
‪di ogni segreto,‬
‪di ogni piccolo‬
‪particolare,‬
‪di ogni singola‬
‪sfumatura di colore‬
‪che illumina‬
‪i nostri giorni,‬
che costruisce
il cammino
del‪la nostra
imprevedibile vita,
che innesca
il motore
di infinite

emozioni.‬

Laura Berardi, 13 giugno 2020, dedicata ad una carissima amica, che oggi compie gli anni.

Ezio Bosso, la Musica che sorride

Morto il compositore Ezio Bosso, con la sua musica e la sua storia ...

Per me la morte non esiste, è una parte della vita.

Ezio Bosso

Alla fine non ce l’ha fatta. La scorsa notte è venuto a mancare il grande Maestro Ezio Bosso, direttore d’orchestra, compositore e pianista malato di cancro e affetto dal 2011 da una patologia autoimmune degenerativa simile alla SLA. Eppure ho la sensazione che non se ne andrà mai veramente. Perché, nonostante tutte le sofferenze che ha patito, riusciva sempre a regalare un sorriso, a trasmettere il suo amore viscerale per la musica, la sua fonte di vita. Lui stesso sosteneva: “La musica è una necessità: è come respirare”.
Ed Ezio Bosso era la Musica, viveva per la sua melodia, per le sue note, per le sue composizioni. E vive ancora per Lei. Vive in Lei, che l’ha salvato almeno in parte dall’atroce consapevolezza di non poter fare nulla per curare i brutti mali che l’avevano colpito.
All’inizio di questa pandemia, durante l’ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera, aveva affermato di essersi fermato per motivi ben peggiori: era strano essere confinato in casa per qualcosa di esterno alla sua malattia e sperava di scoprire la Dodicesima Stanza, sinonimo di libertà. Proprio come il titolo di un suo vecchio album.
E aveva anche sostenuto che la prima cosa che avrebbe fatto dopo la quarantena è mettersi al sole e la seconda abbracciare un albero. E finalmente ora lo potrà fare. Perché lui è la Musica che sorride. Lui è il compositore di note colme di speranza. Lui è il sole che abbraccia e illumina gli alberi di vita.

Grazie, Maestro.

Buon 2020!

E un altro anno se ne va,
tra aspettative e delusioni,
tra risate e lacrime,
tra dolore e vita.
Soltanto una certezza
mi dà immensa speranza:
il mio sorriso splenderà
fino alla fine,
malgrado tutto,
malgrado tutti.

Laura Berardi, 31 dicembre 2019

Non amo molto l’ultimo giorno dell’anno. Mi rende ansiosa, ma soprattutto mi ricorda ancora di più che il tempo scorre inesorabilmente e che quello stesso tempo non tornerà mai indietro. Può sembrare un concetto banale, ma a me fa paura. Ho estremo timore di vivere una vita vuota, fatta soltanto di cose essenziali, di avere rimpianti di ogni tipo, di non riuscire a realizzare nulla, di non avere il coraggio, la forza di buttarmi sulleoccasioni. In effetti, posso dire che in questo 2019 la paura ha vinto su ogni opportunità. A volte la stanchezza prende il sopravvento, ti tiene ancorato al suolo come se portassi due pesi alle caviglie. E più cerchi di liberarti, più la stanchezza vince. Così la vita stessa diventa un circolo vizioso dal quale non esci più. Ecco, quest’anno mi è accaduto esattamente questo. Ma c’è una cosa che non ho perso, come potete vedere nelle foto sotto: il sorriso. Già, perché un semplice sorriso ha la capacità di migliorare una giornata, un periodo buio, ma soprattutto la vita. E io non smetterò mai di sorridere, perché niente e nessuno potranno mai togliermi la parte più preziosa di me.
Spero che nel 2020 troverò la forza di reagire, di cambiare in qualche modo il mio essere così negativa, di poter guardare negli occhi la speranza di una serenità che ormai manca da troppo tempo.
Nel frattempo, vi auguro un felice 2020, che sia davvero per voi un anno di gioia e felicità.
Buon anno a tutti!

lauraberardi10.jpeg

Sogna

Sogna l’irrealizzabile,
sorridi alle difficoltà,

ché in questo mondo
sono le uniche virtù
che non hanno ancora un prezzo.

Laura Berardi, 27 dicembre 2019