04/06/2025

Giovane Laura,
so che non te lo saresti mai aspettato, ma oggi ho una vita completamente diversa da quella che tu avevi immaginato. Tutte le lacrime che hai versato in passato restano lì, all’ombra di occhi finalmente felici, innamorati e lucenti. Resta il dolore che hai provato quando non potevi giocare con gli altri bambini né ridere e scherzare con gli amici che non hai avuto. Resta la sofferenza per essersi sentita emarginata da te stessa e dagli altri, per non aver vissuto la parte più bella dell’università, quella delle serate dopo gli esami, quella delle discoteche e delle feste, quella delle delusioni e del divertimento. Restano le esperienze mancate, i rimpianti, i rimorsi e l’irrealizzabile desiderio di tornare indietro nel tempo. Restano i fantasmi di un passato fatto di solitudine e della disperazione per non aver avuto possibilità di scelta. Tu sai quanto erano pesanti le estati in cui ti rifugiavi nella lettura per non pensare a ciò che facevano i tuoi coetanei (uscire, provare nuove esperienze, essere semplicemente normale). Tu sai quanto è stato difficile – e lo è tuttora – avere una disabilità che non ti permette nemmeno di alzarsi una mattina e ricominciare la tua vita da zero. Perché lei è sempre stata lì a tormentarti. Perché lei è sempre stata più forte, almeno fino a quando ho preso coraggio e mi sono data la possibilità di vivere e guardare le cose da un’altra prospettiva. Restano il passato e la disabilità, ma ora cerco di non farmi sopraffare da essi.
Sono rinata e lo devo alle persone che mi sono state vicine. E anche un po’ a te, nonostante i dolori subiti.
Tu ci sei sempre. E se da una parte mi logori, dall’altra mi fortifichi ogni giorno di più, anche se spesso prevalgono i momenti negativi e lo sconforto.
Ecco, ti ho scritto proprio per lasciarmi alle spalle quegli attimi in cui tutto mi sembra inutile e non riesco a fare nulla. Ti ho scritto perché so che non te ne andrai mai, ma questo è un piccolo passo verso la libertà.
La mia libertà.
Senza rancore,

Laura (ormai adulta e consapevole di sé stessa)

11 risposte a “Alla fanciulla che non sono stata”

  1. Una lettera davvero commuovente. Sei incredibile! ⭐️ ogni passo, ogni parola, ogni momento, ogni bacio sono la strada per essere se stessi e trovare la propria libertà

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  2. Cara Laura, posso solo provare a capirti perchè da tantissimi anni ho per compagna la mia disabilità motoria. Lei ed io ci viviamo dentro, giorno dopo giorno…

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    1. È vero, è un viversi a vicenda, ma l’importante è non lasciarla vincere e concentrarsi su ciò che si può fare…

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  3. Laura, la Tua energia è per me, e lo sarà per sempre, una fonte di forza, perché rappresenta la “vittoria” sull’impossibile, come l’esempio di Vita che mi ha lasciato Papà, il quale ha sempre lottato nel silenzio, suggerendomi quelle soluzioni per affrontare le situazioni difficili, che capitano nel cammino quotidiano.

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    1. Grazie, ne sono onorata! 😊

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  4. Grandi Donne! La sofferenza trasformata in vera vita, grazie per la vostra esperienza grazie..vi porto nel cuore

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  5. Tanta sensibilità e introspezione.

    Grazie per la condivisione delle sue sensazioni.

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