In questo periodo tutto sembra più difficile, nonostante la mia vita sia da sempre abituata alle sfide quasi impossibili da affrontare. Da quando sono nata, ho dovuto sempre fare i salti mortali per dimostrare ciò valgo, per far emergere i miei valori e i miei principi. Non che io sia chissà chi, anzi: sono una persona molto umile, in cerca di quella normalità che tutti possiedono, con tutti i piccoli e grandi problemi della quotidianità. A volte mi sembra di vivere una vita parallela, come se fossi l’unico spettatore di un film che ripercorre le varie tappe dell’esistenza. Io sono ferma, gli altri vanno sempre avanti, nonostante tutto. È una brutta sensazione, perché provo un incredibile senso di frustrazione, di vuoto dentro me stessa. E più guardo gli altri, più mi blocco io. Purtroppo ci sono alcune circostanze in cui non puoi alzarti una mattina e dire: “Bene, la mia vita inizia oggi”. Eppure negli anni quelle stesse circostanze mi hanno dato la forza di affrontare i pregiudizi, di togliermi tante soddisfazioni, di laurearmi a pieni voti e in tempo. Ora non mi basta più.
Lo scorso anno ho conseguito la laurea dopo tanti sacrifici, ma non ho ancora trovato la mia strada. Mi sembra trascorso un secolo da quel giorno in cui tutti si congratulavano con me, per la mia perseveranza, per il mio impegno nonostante la miriade di problemi che ho dovuto affrontare nella mia vita. Ogni volta che superavo un esame, per me era una conquista, una vittoria senza precedenti, perché io credevo in quel che facevo. Ora è tutto diverso. Purtroppo molti si trovano nella mia stessa condizione. Il mio difetto più grande è la totale mancanza di pazienza e di fiducia in me stessa e ciò amplifica il tutto. A volte mi sento come se non avessi fatto nulla, come se avessi buttato via gli anni, senza ottenere alcun risultato in cambio.
Eppure non mi pento di nulla. Se potessi tornare indietro, rifarei tutto: le lezioni, i tirocini, lo studio intenso e disperato del giorno prima di ogni esame, le notti insonni, le lacrime di delusione e i sorrisi appagati, colmi di felicità. Perché, anche in situazioni difficili, l’importante è crederci. Ed io oggi voglio credere che un giorno troverò la mia strada, intraprenderò un percorso lavorativo che mi darà tante soddisfazioni. E lo faranno anche coloro che si trovano nella mia stessa situazione. Basta crederci. Abbiate fiducia in voi stessi e nelle vostre capacità, perché le meraviglie della vita nascono quasi sempre dal nulla, all’improvviso.
Ciao!
Innanzitutto grazie per essere passata a trovarmi. Di solito dalle vacanze non guardo qui, ma stavolta l’ho fatto e ti ho letta qui sopra. Le nostre storie sono molto diverse ed io ho avuto una vita facile. Mi sono laureata prima del tempo, perché avevo fretta di cambiare il mondo. Naturalmente pieni voti e lode.
Proprio mentre stavo arrivando a quel traguardo mi si e’ sbricciolato attorno tutto il mondo, che era sempre stato tanto comodo, in bianco o nero, con me sempre dalla parte dei buoni e dei giusti.
Oddio… in verita’ il senso e l’essenza del mondo non erano mutati ed io continuavo ad essere fermamente cattolica, solo che il senso che sapevo esserci non era più percepibile.
Proprio quando lo smarrimento ed il senso di vuoto era diventato quasi insopportabile, mi e’ stato fatto il dono di un nuovo incontro con i miei amici e quindi, attraverso loro, con la mia fede e la vita e’ tornata sensata, anzi! Ha acquito un senso che mai aveva avuto ed una pienezza che non sapevo esistere.
Ora sono vecchia, ma ricordo ancora quei giorni come fossero adesso, perché in effetti fu l’ che io cominciai ad esistere… anche se poi..no… Non l’ho cambiato il mondo…. però ho cambiato me. Anzi: sono stata cambiata.
Perdonami per queste parole, ma per un attimo mi hai fatta essere allo specchio, in un lontano giorno di tanti anni fa…
Ciao, e stai bene!
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Grazie per questo tuo articolo Laura, rifletto su come anche io abbia lottato contro la vita, le sue avversità, i suoi vicoli ciechi. Eppure mi sento di aggiungere che la vita non va affrontata come una lotta ma va presa come una benedizione. Detta così uso una frase sfruttata dalla religione, anche se religiosa non sono, ma é l’essenza del mio pensiero. La vita sa, e si ci lasciamo accompagnare ci porta esattamente dove dovremmo essere. Ascoltandoci e operando le scelte che rispecchiano la nostra vera natura si trovano luoghi nei quali ci sentiamo di appartenere, e può anche capitare di passare una palude per arrivarci, ma resta nell’ordine delle cose se si é consapevoli che qualche passo più in là c’é il posto giusto per noi. Hai detto bene, fiducia. Non é speranza, é fiducia. Buona vita!
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